Il Consiglio comunale di Lastra a Signa ha
approvato, nella seduta del 27 febbraio, l’adesione del Comune alla campagna Control arms, promossa dalla Rete
italiana per il disarmo. Il provvedimento è stato adottato con i voti
favorevoli (16) di DS, Margherita e PdCI, più i consiglieri del PRC; contrari i
3 Consiglieri di FI.
La campagna parte dalla premessa secondo cui “la mancanza di controlli legislativi internazionali sul commercio e sui
trasferimenti d’arma contribuisce ad accrescere conflitti, povertà, abusi dei
diritti umani”. Da molti anni le industrie degli armamenti italiane sono
all’avanguardia nell’esportazione di armi, anche verso Paesi che non sempre ne
hanno fatto un uso legittimo e il nostro Paese si trova oggi ad essere, come
riconosciuto anche da fonti ufficiali, il “settimo esportatore mondiale di
armamenti ad uso militare ed il quarto produttore e secondo esportatore
mondiale di armi leggere”.
Con l’adesione alla campagna internazionale Control arms per il controllo
sull’esportazione degli armamenti – campagna lanciata nel 2003 da Amnesty
International, Oxfam e Iansa, sostenuta da 20 premi Nobel per la Pace – il
Comune di Lastra a Signa appoggia ogni azione per “un’effettiva e rigorosa
applicazione della legge 185/90 sull’esportazione delle cosiddette armi leggere
ad uso civile e sportivo ed una legislazione specifica per il controllo degli
intermediari di armi che operano sul suolo nazionale”.
Approvata la delibera di adesione alla
campagna Control arms, gli Assessori
e i Consiglieri comunali che hanno votato a favore del documento sono stati
fotografati in segno di adesione alla foto-petizione, adottata “come
modalità di mobilitazione per raccogliere un milione di volti entro luglio 2006,
da presentare in una galleria di immagini in occasione della II Conferenza
dell’ONU sui traffici illeciti di armi leggere”.