
Si è conclusa con un gran finale la stagione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa, che ha registrato il tutto esaurito con l’attesissimo spettacolo Radio Clandestina di Ascanio Celestini, tornato in scena a 25 anni dal suo debutto con tutta la sua forza narrativa e politica.
Un anno intenso che ha confermato il ruolo centrale del Teatro delle Arti non solo come luogo di spettacolo ma anche come presidio culturale per tutta la Città Metropolitana di Firenze, grazie al sostegno della Regione Toscana che da anni riconosce il teatro come Teatro di Residenza di interesse regionale.
“Concludiamo questa stagione con grande soddisfazione, consapevoli di aver costruito, giorno dopo giorno, un’offerta culturale viva, partecipata e profondamente radicata nel territorio.” – Dichiara Gianfranco Pedullà – “Il Teatro delle Arti è oggi un laboratorio permanente di idee, visioni e comunità. Abbiamo dato spazio a una pluralità di linguaggi: dalla nuova drammaturgia alla memoria civile, dalla formazione teatrale ai progetti con le scuole e con il carcere, senza mai perdere di vista il valore dell’inclusione e dell’accessibilità. Ringrazio tutti i nostri pubblici, che stanno crescendo in qualità e quantità, i nostri collaboratori, gli artisti e le istituzioni che continuano a credere in questo progetto. Rilanciamo ancora una volta il nostro impegno: portare il teatro là dove c’è bisogno di pensiero, emozione e dialogo”.
“Anche per questa stagione – ha sottolineato il sindaco Emanuele Caporaso – il Teatro delle Arti ha confermato il forte legame con il territorio, un teatro di residenza presidio culturale per la nostra comunità e per tutta l’area della Città metropolitana di Firenze. La stagione che è appena terminata ha posto una forte attenzione sulle nuove drammaturgie, all’omaggio a personaggi come Mia Martini, Alberto Sordi, Bepi Colombo, toccando anche argomenti di riflessione e attualità, senza dimenticare il lavoro sul teatro in carcere con i detenuti del carcere di Gorgona e con quelli dell’istituto penale Beccaria di Milano, offrendo così agli spettatori un giusto mix fra teatro di qualità e teatro per tutti”.
Sempre aperto alla comunità, il Teatro ha lavorato senza sosta: nel 2024-25 il Teatro delle Arti è stato attivo per 216 giorni, con un ricco programma che ha visto:
- 84 giornate di cinema, con una previsione di oltre 6.300 spettatori entro maggio 2025
- 32 serate di teatro serale
- 15 matinée dedicate alle scuole
- 131 spettacoli teatrali e cinematografici
- 91 giornate dedicate a corsi teatrali, saggi, iniziative pubbliche e giornate istituzionali
Con un totale di 222 aperture al pubblico, il Teatro ha registrato finora:
- 3.036 spettatori per il teatro serale
- 2.512 studenti per il teatro scuola
- 5.037 spettatori per il cinema
10.585 spettatori paganti, a cui si aggiungono le numerose presenze alle iniziative gratuite promosse dal Comune (Giornata della Memoria, Legalità, San Valentino, 8 marzo, Giovani Sì, conferenze scolastiche, ecc.) e alla Scuola Popolare delle Arti, che conta 90 iscritti (di cui75 residenti a Lastra a Signa).
Non sono mancate iniziative di formazione per il pubblico, come il progetto Casa Teatro (in collaborazione con UNICOOP Firenze) con 40 aderenti e 8 incontri annuali e le attività estive che ci vedranno protagonisti, come La Piazza dei Bambini, Montespertoli Musica, A Veglia sulle Aie e la partecipazione all’Antica Fiera di Lastra a Signa.
Il Teatro prosegue ancora con altre date di Teatro Aperto, giovedì 8 maggio alle 21.00. Il Teatro delle Arti apre le sue porte alla comicità e all’irriverenza con Molière 22 di Francesco Ferrieri: una serata tutta da ridere — o quantomeno da “trastullarcisi forte” — con una compagnia di giovani talenti e uno spettacolo che sfida il destino… a colpi di risate e “Quasi 8 e ½” – uno spettacolo ispirato al capolavoro di Fellini e diretto da Domenico Grillo – sarà in scena venerdì 16 maggio 2025 al Teatro delle Arti di Lastra a Signa. Un viaggio tra sogni, ricordi e realtà nel segno del metateatro.
Il Teatro delle Arti si conferma così un luogo di incontro, crescita e cultura per tutte le generazioni, pronto a chiudere questa intensa stagione con l’ultimo spettacolo e a guardare con entusiasmo alle nuove sfide future.
Comunicato realizzato in collaborazione con l’ufficio stampa del Teatro delle Arti