Nello specifico, e in continuità con gli anni precedenti, i richiedenti asilo che parteciperanno al progetto saranno impegnati in attività socialmente utili, eseguendo piccoli lavoretti di manutenzione e pulizia delle aree verdi, oltre a collaborare allo svolgimento dei servizi di trasporto sociale, acquisendo competenze spendibili per un futuro lavorativo e operando a favore della comunità. Ogni attività sarà programmata e organizzata dalle associazioni stesse, in accordo con l’amministrazione comunale, e ogni gruppo di volontari sarà riconoscibile tramite un indumento che riporta il logo del progetto.
A queste attività si aggiunge, con il nuovo protocollo, l’opportunità di partecipare a corsi promossi dalle associazioni firmatarie e pensati per fornire ai richiedenti asilo conoscenze di base, in ambiti quali la storia dell’arte e l’informatica. Come di consueto, i richiedenti asilo potranno collaborare anche alla normale attività associativa, e quindi nell’organizzazione di iniziative di volontariato e sociali.
“Il bilancio del primo protocollo è stato sicuramente positivo – ha precisato il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni – e vogliamo continuare a essere un punto di riferimento per queste persone, garantendo loro maggiori opportunità di socializzazione e di formazione all’interno della comunità. “Lastra senza confini” è una bella opportunità: favorisce l’incontro e la contaminazione fra culture e intende soddisfare sia alcuni bisogni dei richiedenti asilo che specifiche necessità del nostro territorio. Ovviamente il protocollo è aperto anche ad altre associazioni e siamo felici della volontà di adesione della Parrocchia di Malmantile.”
“Questo progetto è nato per rendere più armonica e sostenibile la presenza dei richiedenti asilo sul nostro territorio – ha aggiunto l’assessore al sociale Elena Scarafuggi – e prosegue in questa direzione, promuovendo esperienze e momenti di scambio, crescita e partecipazione.”
Tutte le associazioni aderenti hanno espresso soddisfazione per il percorso avviato in precedenza e per le opportunità offerte dal nuovo protocollo d’intesa, sottolineando che le attività previste da “Lastra senza confini” sono state e saranno un’occasione di conoscenza e arricchimento reciproci. Tra queste, la Cooperativa Albatros 1973, che subentra alla Cooperativa Il Cenacolo per la funzione di coordinamento, avrà ruolo centrale di mediazione e collaborazione tra i soggetti che sottoscrivono il protocollo e i richiedenti asilo.