Premio Nesi: il Comune di Lastra a Signa aderisce all’edizione 2017 e ne sarà la sede permanente a partire dall’edizione 2018

Rinsaldare il nome e la memoria delle opere di Don Alfredo Nesi, cittadino illustre di Lastra a Signa, e mantenere vivo il legame con la comunità di nascita. Con questi obiettivi ieri sera in Consiglio Comunale è stata approvata la delibera che sancisce l’adesione del Comune di Lastra a Signa al Premio Nesi 2017; nello stesso atto si istituisce la sede permanente del Premio a Lastra a Signa a partire dall’edizione 2018, anno in cui ricorre il 15° anniversario della scomparsa del sacerdote. L’approvazione della delibera si colloca nell’ambito del più ampio progetto “Lastra a Signa per Don Nesi – Don Nesi per Lastra a Signa” aggiornato insieme alla Fondazione Nesi di Livorno.

In particolare, l’amministrazione comunale intende dare giusto riconoscimento istituzionale al concittadino Don Alfredo Nesi, che ha finalizzato l’azione pastorale e l’impegno sociale e culturale all’emancipazione di persone e comunità; tutto questo nella consapevolezza del valore che la cittadina lastrigiana ha avuto nel corso della sua vita, sia nelle azioni concrete che nelle riflessioni.

L’opera di Don Nesi è di ampio respiro, basta vedere i suoi scritti – ha spiegato il sindaco Angela Bagni – ma anche e soprattutto quanto ha saputo realizzare prima in Italia e poi in Brasile, mettendo al centro della sua vita l’impegno sociale, educativo e culturale a favore delle persone in difficoltà. Eppure tutto è iniziato qui, dove Alfredo si è formato. Lastra a Signa è una comunità piccola, e lo era a maggior ragione negli anni Trenta e Quaranta, ma dall’esperienza di un piccolo gruppo di persone, un piccolo quartiere e una piccola chiesa possono nascere esperienze grandi e importanti. In questo senso, l’opera pastorale di Don Nesi resta davvero un esempio prezioso per noi.

Il progetto portato avanti dal Comune e dalla Fondazione Nesi si propone, per i prossimi mesi, di coinvolgere interlocutori pubblici e privati e di promuovere la raccolta di documenti e testimonianze relativi all’azione pastorale e all’impegno culturale di don Nesi, oltre a prevedere altre azioni finalizzate alla conoscenza di questa importante figura. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fondazione Rocco Pompeo che, nel ricordare l’importanza di un premio che promuove l’emancipazione di persone e comunità, ha sottolineato “il legame presente e continuo che Don Nesi aveva con Lastra a Signa, anche durante gli anni trascorsi in Brasile. Questo percorso di condivisione e sinergia con l’amministrazione lo rafforza ulteriormente, e così alimenta la memoria di questa figura così importante per tutti noi.”

Don Alfredo Nesi nasce a Lastra a Signa il 17 luglio 1923. La comunità lastrigiana resta il quadro di riferimento durante la sua formazione e negli anni del seminario, della guerra e della Resistenza. Nel 1947  entra a Firenze nell’Opera Madonnina del Grappa, e inizia ad occuparsi di orfani di guerra e giovani bisognosi a Rovezzano e a Rifredi, entrando in contatto, negli anni successivi, con alcune figure significative della Firenze del tempo.
Dal 1962 al 1982 Don Nesi è a Livorno, dove dà vita al Villaggio scolastico di Corea, avviando varie attività di grande valore sociale e culturale  per il quartiere, la città e per vaste aree italiane. Infine, dal 1982 al 2003, don Nesi svolge, sempre come Opera Madonnina del Grappa, la sua missione in Brasile: nella parrocchia nella periferia di Fortaleza realizza ancora un villaggio socio-educativo-sanitario-culturale, in cui si intrecciano attività pastorali e sociali. Muore il 15 febbraio 2003 nella cittadina sudamericana, dove  è sepolto.
Il Premio Nesi, istituito dalla Fondazione omonima a partire dal 2011 nel nome e nella memoria dell’opera e della figura di Don Alfredo Nesi – Medaglia d’oro al merito per la scuola, la cultura e l’arte conferita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini –, consiste in un contributo economico concesso a seguito di un bando pubblico. Il Premio è finalizzato alla valorizzazione e al sostegno di persone, movimenti, esperienze che si siano distinti nel campo dell’emancipazione delle persone e delle comunità attraverso servizi e attività socio-educativo-culturali.