Gestione della non autosufficienza presso il Centro Sociale Residenziale, ecco il progetto sperimentale “Un’assistenza in più”

Cambiano i bisogni degli anziani che vivono al Centro Sociale Residenziale di Lastra a Signa e così il Comune decide di mettere a disposizione una serie di servizi per la gestione, anche per brevi periodi, della non autosufficienza presso la struttura.
Il progetto è denominato “Un’assistenza in più” e parte dal presupposto che, nonostante il Centro Sociale sia un condominio solidale interamente comunale riservato ad anziani autosufficienti, si possano verificare nel tempo situazioni per cui la gestione da parte degli operatori presenti all’interno del Centro, soprattutto degli anziani senza figli nè con una rete parentale di assistenza, non basti.
Questo può accadere in considerazione di una serie di fattori quali: l’allungamento della vita con la contestuale insorgenza di una complessità sanitaria, tempi di attesa per la valutazione della non autosufficienza, tempi per il riconoscimento della quota sanitaria per ingresso in RSA, dell’ampiezza maggiore della fase della non autosufficienza da gestire presso il proprio domicilio, della complessità della gestione della fase post acuta sanitaria che necessita personale qualificato per le attività di assistenza destinate alla gestione delle conseguenze sociosanitarie generali di patologie sanitarie invalidanti.
Per questo diventa opportuno costituire un percorso di gestione della non autosufficienza all’interno del Centro Sociale Residenziale che si tradurrà nella presenza di un operatore sanitario “sentinella”, in presenza quotidiana dal lunedì la venerdì per 5 ore al giorno, con il compito di monitorare la situazione degli anziani all’interno della struttura (come ad esempio un peggioramento del livello di autonomia) e nel caso di attivare il percorso adeguato di sostegno e un piano di assistenza, in raccordo sia con il Centro Sociale nel caso di un anziano senza figli, che con i familiari nel caso di un anziano con figli.
Oltre a questo all’interno del progetto è prevista l’organizzazione di alcune giornate di socialità, soprattutto rivolte ad anziani fragili e di supporto ai familiari, che possono essere aperte, per un numero massimo di 10 partecipanti, anche ad anziani che vivono fuori.
“Questo progetto che abbiamo pensato – ha spiegato il sindaco Angela Bagni- consiste nell’attualizzare il modello del Centro Sociale alle nuove dinamiche di gestione dell’anziano e della non autosufficienza in modo che sia possibile fornire alle persone delle risposte presso la struttura e quindi all’interno della propria abitazione, tutto questo con l’obiettivo di allungare l’autonomia abitativa anche attraverso un’assistenza specifica e mirata ai bisogni di salute dell’anziano”.
Il progetto “Un’assistenza in più”, che sarà realizzato tramite l’individuazione di un soggetto di gestione esterno attraverso una procedura di evidenza pubblica, sarà finanziato direttamente dal Comune con risorse interne e una eventuale compartecipazione del cittadino in base alla propria forza economica e quindi dell’Isee. L’attuazione del progetto è prevista nel corso del 2021.