Villa Caruso Bellosguardo, in corso il restauro di 4 statue del parco a cura della Scuola edile di Firenze

E’ in corso il restauro di quattro statue del complesso monumentale del parco di Villa Caruso Bellosguardo grazie a un accordo del Comune di Lastra a Signa e la Scuola professionale edile di Firenze e CPT (Centro Europeo per il Restauro) per l’anno 2022/2023.

Si tratta della statua Apollo del XIX secolo in pietra calcarea, dalla statua Diana del XIX secolo in pietra calcarea e della statua Cane in pietra serena di Giovanni di Michele Bellini e della statua Pantera in pietra serena di Giovanni di Michele Bellini.

Lo scopo dell’intervento di conservazione sarà la stabilizzazione della struttura e delle superfici delle statue, mantenendo le abrasioni naturali, integrando selettivamente le mancanze e rispettando tutti i segni vitali e positivi caratteristici del naturale invecchiamento delle superfici scolpite.

L’intervento di restauro è effettuato dagli studenti del corso di formazione triennale sul lapideo “Tecnici del restauro” attraverso un percorso di stage formativo supervisionato dai docenti e dalla restauratrice professionista ed è stato sottoposto al vaglio della Soprintendenza.

“Questo intervento di restauro – ha evidenziato il sindaco Angela Bagni-  effettuato grazie all’accordo con la Scuola edile di Firenze è solo l’inizio di un progetto di restauro che l’amministrazione comunale ha intenzione di operare su tutte le statue del parco. Questo progetto ha un duplice obiettivo: valorizzare e riqualificare uno dei beni architettonici e storici più importanti del nostro Comune che fornire un’occasione di formazione ed esperienza sul campo agli allievi della Scuola, alcuni dei quali residenti nel territorio delle Signe”.

Ricordiamo che le origini del Parco risalgono alla fine del Cinquecento e all’iniziativa dell’abate Alessandro Pucci. Di questo periodo si conservano oggi le tracce del parco rinascimentale, in particolare nel giardino all’italiana. In epoca barocca il marchese Orazio Roberto Pucci, amico del granduca Cosimo III, promosse una serie di trasformazioni strutturali per rendere il parco più regale e sontuoso. Fu Enrico Caruso che dal 1906 al 1921 ne fece la sua residenza ad arricchire ulteriormente il parco con statue e arredi scultorei.

Il Parco storico monumentale di Villa Caruso Bellosguardo si estende per circa 6,5 ha e mantiene ancora oggi gran parte della sua struttura cinquecentesca, con sculture, fontane e piante rare. Il parterre, che ancor oggi conserva la pianta rinascimentale che, con la sua rigida ripartizione geometrica, rientra pienamente nella tipologia dei giardini cinquecenteschi tosco-romani. Lungo i viali del giardino sono disseminate sculture di stili e mani diverse: dalle statue raffiguranti le antiche divinità a quelle zoomorfe.