Restauro dell’Antico Spedale di Sant’Antonio, iniziate le verifiche strutturali e la pulizia e sanificazione dell’edificio

Ad aprile la partenza dei lavori

In vista della partenza dei lavori prevista per il mese di aprile sono iniziati gli interventi propedeutici per l’allestimento del cantiere del restauro dell’Antico Spedale di Sant’Antonio.

In vista della partenza dei lavori prevista per il mese di aprile sono iniziati gli interventi propedeutici per l’allestimento del cantiere del restauro dell’Antico Spedale di Sant’Antonio.

L’edificio sarà completamente restaurato e riqualificato grazie al progetto ideato dall’amministrazione comunale che consentirà di restituire questo bene di interesse culturale completamente fruibile per la collettività, come spazio polifunzionale da destinare principalmente ad attività di studio e alta formazione, nonché ad attività di marketing e promozione turistica del Comune: quindi locali per co-working, convegni, esposizioni permanenti e attività museali, divulgazione culturale e di innovazione come piccole fiere ed eventi.

Il cantiere prevedrà una serie di ponteggi che andranno ad “abbracciare” e rivestire completamente l’edificio che in queste settimane è stato sanificato e ripulito. Sono state effettuate verifiche sulla staticità dell’immobile con l’obiettivo di testare la sicurezza anche dal punto di vista sismico, utilizzando un macchinario innovativo che ha eseguito una sorta di radiografia dell’edificio.  Sopralluoghi all’interno della struttura sono stati effettuati dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto dei lavori, la Cobar Spa, e dai restauratori degli affreschi che avranno il compito di riportare alla luce le testimonianze artistiche e pittoriche presenti nelle sale, soprattutto del primo piano. Qui sono stati rilevati diversi affreschi e disegni murari risalenti a varie epoche storiche, dal Quattrocento fino all’Ottocento. L’idea è quella di restaurarli e conservarli all’interno delle stanze. Tutti gli interventi sono eseguiti seguendo le indicazioni e sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

Ricordiamo che per poter riqualificare completamente un edificio così importante dal punto di vista storico e culturale, il Comune di Lastra a Signa ha investito 6.601.000 euro di cui 3.881.000 euro finanziati dall’Unione Europea attraverso risorse del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Next Generation Eu- missione 5 componente 2 investimento/subinvestimento 2.2 “Piani urbani integrati”), il resto finanziato dalle casse comunali.

Inoltre nell’ottobre 2022 il Comune di Lastra a Signa ha completato la procedura di attribuzione e trasferimento a titolo gratuito dell’immobile da parte del Demanio Pubblico dello Stato attraverso la legge sul Federalismo culturale, grazie al progetto di valorizzazione presentato dall’amministrazione comunale e approvato dal Ministero della cultura e dall’Agenzia del Demanio con l’obiettivo appunto di recupero totale del complesso per la fruizione di tutti i locali e con destinazioni d’uso congrue con le esigenze della comunità, limitando gli interventi invasivi in modo da conservare gli elementi architettonici e le strutture originali.

“Sono iniziate le indagini preliminari per l’apertura del cantiere – ha spiegato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Emanuele Caporaso – attraverso le analisi strutturali dell’edificio impiegando anche tecnologie all’avanguardia: i risultati serviranno a definire nel dettaglio gli interventi da effettuare sulla staticità del complesso architettonico. Ricordiamo che l’intervento di recupero, valorizzazione e riqualificazione dell’Antico Spedale di Sant’Antonio rientra in un più ampio progetto di rigenerazione del centro storico che l’amministrazione comunale sta portando avanti ormai da qualche anno e che include anche il recupero e il restauro dell’antica cinta muraria con l’obiettivo di far vivere ancora di più il nostro centro cittadino”.

Cenni storici

L’Antico Spedale di Sant’Antonio, nel centro storico di Lastra a Signa, è un edificio risalente al 1.400 che deve la sua realizzazione ai Consoli dell’Arte della Seta di Firenze con funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la via Pisana. Lastra a Signa all’epoca faceva parte di un sistema di fortificazioni necessarie per la Repubblica Fiorentina ed era il porto fluviale di Firenze essendo l’Arno navigabile fino in quel punto. La città era sede di un notevole commercio di transito e di un fiorente mercato e si poneva quindi come punto di passaggio obbligato per la circolazione di merci e persone. Il complesso si presentava con un loggiato a sette arcate su cui si affacciavano i portali di ingresso che danno accesso ai saloni del piano terreno. Questo loggiato ricorda quello fiorentino dell’Istituto degli Innocenti e per questo motivo si ipotizza che alla sua realizzazione abbia contribuito Filippo Brunelleschi. Negli anni la struttura è stata sede per il ricovero dei pellegrini, orfanotrofio, chiesa e teatro.