“L’Antico Spedale di Sant’Antonio sia inserito negli Uffizi Diffusi”, il sindaco Angela Bagni scrive al direttore Eike Schmitd

Il sindaco Angela Bagni ha chiesto ufficialmente, con una lettera protocollata nella giornata di oggi e indirizzata al Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmitd, di candidare l’Antico Spedale di Sant’Antonio nel progetto degli Uffizi Diffusi.
Il progetto prevede la messa a disposizione delle Gallerie degli Uffizi dei locali dell’Antico Spedale per la realizzazione di mostre, eventi, iniziative culturali atte alla valorizzazione delle opere e del territorio.
Ricordiamo che l’Antico Spedale di Sant’Antonio è un edificio risalente al 1400 situato nel centro storico di Lastra a Signa. La sua costruzione è attribuita ai Consoli dell’Arte della Seta con la funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la Via Pisana.
Per le sue caratteristiche architettoniche costituisce, al pari dello Spedale di San Matteo in piazza San Marco a Firenze, un precedente per lo Spedale degli Innocenti, progettato da Brunelleschi.
Alla fine del ‘700 il portico di accesso venne destinato ad accogliere venditori di generi alimentari e nel 1785 l’intero edificio subì trasformazioni e rifacimenti, al momento del passaggio in mani private. In seguito venne utilizzato per scopi diversi, fino ad ospitare, nei primi dell’800 il Teatro della Fenice.
In questo momento l’edificio è utilizzato dal Comune di Lastra a Signa per manifestazioni culturali, eventi e mostre.
“Lo Spedale di Sant’Antonio – ha spiegato il sindaco Angela Bagni- sarebbe un edificio perfetto per ospitare opere ed eventi legati alle Gallerie degli Uffizi. Già in questo momento il Comune lo utilizza come sede espositiva e negli anni abbiamo accolto mostre anche di artisti importanti, nonché approfondimenti legati alla storia e alle tradizioni del territorio. A questo si aggiunge che come amministrazione comunale abbiamo già un progetto per la riqualificazione dell’intera struttura, dandogli una valenza di centro polifunzionale in cui potrebbero essere pensati spazi di coworking, espositivi e aree per attività formative dedicate ai giovani. In questo ambito l’apporto delle Gallerie sarebbe un elemento ancora più forte per portare avanti questo obiettivo”.